Grazie.
No Fabio, niente gioielleria, tanta passione per le penne, soprattutto rivestite e/o particolari o poco conosciute (come Houston ed i golf pencils) anche se il passo dalle penne laminate in oro ai gioiellieri è breve, soprattutto inseguendo i punzoni che a quei tempi erano quasi liberi, come una sorta di marchio di bottega molto usato dalle tue parti sin dal tardo medioevo.
Tanta curiosità, studio dei produttori utilizzando come traccia iniziale la parte finale del secondo volume di Letizia sui produttori (senza presunzione credo che quasi nessuno avrà letto o guardato quella sezione), ricerche presso gli archivi storici delle attuali Camere di Commercio (alcune molto collaborative come Firenze, altre terribili come Torino dalla quale si riesce ad avere poco più di niente).
Studio di tutto quanto scritto sulle penne e sulla storia della gioielleria, distrutta e dispersa in minuscole botteghe dalla guerra prima e dal fascismo dopo.
Il passo conseguente è stata la ricerca ed analisi dei brevetti e del marchio.
Infine tanta tenacia, non mollo, almeno sino a che vi è ragionevolezza nel procedere.