Recensione Blue Moon - Shake ‘N’ Shimmy di Robert OsterIl termine “Shimmy” era già stato utilizzando da Diamine (Shimmering) per indicare che i propri inchiostri vanno “fatti ballare” ossia agitati prima dell’uso.
Preciso che stiamo parlando di inchiostri e non di sciroppi per la tosse.
Nel panorama attuale abbiamo 3 anzi 4 produttori di inchiostri che hanno deciso di inserire nella boccetta delle particelle (polveri) colorate, d’oro o d’argento, per ottenere un effetto glitterato.
Ecco chi sono:
• J. Herbin, con la linea 1670 e 1798 - calamaio in vetro da 50 ml. a € 19,90 (per l’aumento di prezzo dobbiamo ringraziare il nuovo “packaging”)
• Diamine con la linea Shimmering - calamaio da 50 ml. in vetro a € 14,50
• Robert Oster con la produzione “Shake ‘N’ Shimmy” - calamaio in plastica da 50 ml. a € 25,00
• Colorverse, le cui boccette (in miniatura) interessate da pagliuzze brillantinate, vengono vendute nella medesima confezione di un calamaio con dimensioni generose (65 ml.) contenente inchiostro “standard”. Il “completo” costa € 36,00 ma contiene sia il calamaio con inchiostro normale di 65 ml. sia il calamaio in miniatura shimmer da 15 ml. Quest’ultimo non l’ho ancora provato pertanto, per onesta recensiva, non posso esprimere giudizi.
Ho detto che i produttori sono 3, anzi 4, perché, da quel che mi risulta, Colorverse non vende separatamente i suoi inchiostri shimmering rispetto al set sopraindicato.
Il problema di inchiostri di questo tipo è che, contenendo delle particelle che, per quanto sottili, sono pur sempre solide, si rischia l’intasamento della condotta.
Le operazioni di pulizia per la rimozione sono tutt’altro che facili (questo indipendentemente dal Brand).
C’è da chiedersi se vale la pena acquistare questi inchiostri, a maggior ragione la linea Robert Oster che, tra tutti, presenta una concentrazione di glitter maggiore rispetto alle altre marche.
Altro problema: c’è una penna in grado di sopportare questo tipo di inchiostri senza smettere di scrivere?
Tali questioni verranno affrontate nel corso della presente recensione, con valutazione di tutti i pro e i contro del caso.
Partiamo con i “contro”:
1. CALAMAIO SCOMODORobert Oster presenta un calamaio da 50 ml. a un prezzo superiore rispetto a Herbin e Diamine.
Atteso che Diamine non la prendo neanche in considerazione perché la qualità non è all’altezza dell’Herbin (marca che assicura una buona componente lubrificante e minori problemi di intasamento della condotta), il “duello” o meglio “il confronto” è tra Herbin e Robert Oster.
Medesima quantità di inchiostro per entrambi, calamaio in vetro per Herbin e in plastica per Robert Oster.
La comodità di carica della stilografica è innegabile per quanto attiene il calamaio Herbin che si presenta con altezza e ampiezza idonea, mentre il calamaio di Robert Oster lascia molto a desiderare:
- in plastica
- facilmente capottabile
- alto e stretto sebbene abbia un’imboccatura sufficientemente ampia.
Per i pignoli, le dimensioni del calamaio sono di 8,8 cm. di altezza (tappo compreso) x 3,5 cm di diametro e 1,8 cm. di diametro di imboccatura che si estende per 1,8 cm. di profondità prima di incontrare “il bacino” di inchiostro.
2. INCHIOSTRO O BIRRA?Altro “problema” è lo “shake ‘n’ shimmy”.
Caro Robert Oster, ho shakerato e shimmato l’inchiostro e al momento di infilarci la penna per la carica ... la sezione superficiale della boccetta si è riempita di schiuma, come se fosse birra. Va da sé che al momento di “intingere” ho dovuto usare particolare attenzione a non far uscire inchiostro e schiuma dall’imboccatura.
Probabilmente ritieni che “le ricariche” vengano fatte in luoghi con tutti gli agi del caso, in realtà non è proprio così.
È un inchiostro particolarmente simpatico e lo vedo bene per ravvivare il grigiore scolastico ma capirai bene che una ricarica in quella sede potrebbe creare danni tali da causare l’ira di docenti e bidelli.
3. PENNE IDONEEQuali penne sopportano un intasamento da particelle glitterate ed assicurano comunque continuità costante di flusso e riescono a far emergere le pagliuzze contenute in questo inchiostro?
Sicuramente escludiamo qualsiasi pennino EF e F, indipendentemente dalla casa produttrice.
Si devono escludere i pennini giapponesi ma non tutti ... la
Capless con pennino M ... ce la fa (con pennino F no!)
Comperare una penna da € 180,00 per poter utilizzare un inchiostro da € 25,00 mi sembra una follia, ma dipende comunque da scelte e gusti soggettivi.
Personalmente, la follia l’ho fatta, non tanto per il Blue Moon (che è comunque spettacolare) ma per il Sparkling Cranberry, sempre uno Shake ‘n’ Shimmy, sempre di Robert Oster.
Altra penna che “ce la fa” senza problemi (più economica rispetto alla precedente) è la
Noodler’s Neponset, che si caratterizza per essere una penna con flusso generoso e grandi variazioni di tratto.
Personalmente ho testato il Blue Moon nella penna di marca
“SEC” - modello “Vera” e il connubio mi è sembrato perfetto.
Sono sincera, la uso di rado e il Blue Moon è dentro il converter da 6 mesi.
In tale lasso temporale non ho mai avuto problemi di ripartenze o intasamenti.
Altra penna che riesce a tollerare un inchiostro glitterato è
IL CARROARMATO per eccellenza: la Waterman Hundred Year!!!
Con pennini a intinzione si “aggrappa” al pennino e assicura la scrittura continua almeno di una intera parola senza dover intingere nuovamente per completarla. La restituzione cromatica è più scura ma senza diventare “tetra”.
La parte penalizzate di tale aspetto è la perdita della parte glitterata (che rimane sul fondo del calamaio).
Premesso che la necessità di questo inchiostro è avere una penna “idrante” con pennino dall’M in su, possiamo passare alla recensione cromatica vera e propria del Blue Moon.
Siamo nell’ambito dei blue / azzurri
SATURAZIONE:Il colore si presenta brillante soprattutto grazie alla presenza dell’effetto glitterato.
La vivacità non è sfacciata e lo shimmer non è particolarmente invasivo (non abbiamo l’effetto “ombretto di una drag queen”, per intenderci).
Come accennato sopra, si presta all’utilizzo ad intinzione, sebbene con perdita della componente glitterata che rimane depositata sul fondo della boccetta, ma si acquisisce uno scurimento del tratto con punte di bronzo tendente al rosso.
È uno spettacolo che ricorda un altro inchiostro di Robert Oster, il Fire & Ice.
SHADING: ossia la differenza di intensità di coloreIl colore si presenta abbastanza omogeneo, la differenza viene fatta dal deposito della parte glitterata sul foglio in alcuni punti dello scritto.
A mio avviso lo shading è assente.
DRYING SPEED: tempo di asciugaturaDipende dalla carta utilizzata.
Test effettuato con la “SEC”:
- su carta da fotocopie: 3 secondi (in forza della particolare assorbenza)
- su carta Rhodia: 20 secondi
- su carta Fabriano EcoQua: si varia da 10 a 38 secondi a seconda della concentrazione di inchiostro rilasciata sul foglio.
Test effettuato con la Waterman HY:
- su carta da fotocopie: 3 secondi (in forza della particolare assorbenza)
- su carta Rhodia: 15 secondi
- su carta Fabriano EcoQua: 15 secondi.
OPACITY: la capacità coprente - ossia se scarabocchiando si riesce a cancellare uno scritto sottostante
Buona la capacità coprente (una volta asciutto)
FEATHERING: ossia lo spiumaggioImpercettibile su carta da fotocopie di pessima qualità.
Di norma non si registra nessuna espansione dell’inchiostro sul foglio, né su Rhodia, su Fabriano EcoQua, né tantomeno su Tomoe River.
FLOW: scorrevolezza / flusso (lubrificazione)La scorrevolezza c’è, indipendentemente dalla carta utilizzata, attesa comunque la necessità di una penna con flusso particolarmente generoso.
BLEED THROUGH: se l’inchiostro passa sul retro del foglio
Ni su carta da fotocopie
Sì sulla carta peggiore che esista al mondo: Energia Creativa Scatto, dove spiumano persino i pennini Sailor (ogni commento ulteriore mi sembra superfluo)
No su Rhodia, Tomoe River e Fabriano EcoQua.
A mio avviso il test si intende superato.
WATER RESISTANCE: NOLIGHT FASTNESS: resistenza alla luceBuona la resistenza alla luce solare diretta per una settimana.
BULLETPROOF: anticontraffazioneIl Blue Moon non ha fornito elementi tali da registrare reazioni alla lampada di wood.
Contesto di utilizzo
Ambito scolastico con esclusione dei compiti in classe / verifiche / esami universitari.
Ambito lavorativo: dipende dall’ambiente se formale o meno; personalmente lo uso anche sui fascicoli di causa e i giudici di pace non hanno mai “storto il naso”, il mio Comandante nemmeno. Diverso sarebbe se scrivessi un verbale di sequestro con questo inchiostro. Magari il Prefetto tanto contento non sarebbe ma soprattutto, l’inchiostro non sarebbe idoneo per la sua non indelebilità.
Ambito personale: appunti, biglietti d’auguri ecc.
REPERIBILITA’:Da Stilo e Stile di Ornella Pisaniello.
CONCLUSIONI:Inchiostro bellissimo, particolare.
Herbin ha, nel suo catalogo, un blue, ma è molto scuro, per nulla d’impatto.
Il Blue Moon ha quella brillantezza in più che batte Herbin e forse, i “contro” di cui in premessa, risultano irrilevanti dopo averne ammirato la resa cromatica.