Libro interessante che però, non porta praticamente nulla di nuovo e che paga lo scotto di non essere ciò che doveva essere. Per il suo centenario, Aurora poteva e soprattutto doveva fare molto di più. Purtroppo l'unica cosa epica fatta per il centenario è stata la festa in sede che però non ha portato a nulla. Un grandissimo atto di onanismo.
Peccato.
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Riccardo, credo che questa volta "l'affaire penna" volutamente è stato messo in secondo piano, infatti se ne parla poco e pochi sono i riferimenti per l'aspetto del collezionismo.
Io l'ho letto con piacere seguendo la saga familiare e concentrandomi ed ammirando quello che è stato riportato.
Riferimenti storici a pionieri dell'Industria italiana (Olivetti per fare un nome), mi hanno fatto solo piacere per rendermi conto ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, che come italiani, in certi ambienti, non siamo mai stati secondi a nessuno.
Caro Lord ma infatti il mio messaggio precedente, non era riferito al contenuto (che seppur buono, nei fatti non aggiunge nulla di nuovo poiché quanto riportato è noto e casomai, il pregio di questo libro è di aver messo tutto insieme) ma alla struttura, vorrai convenire con me che un libro che celebra i 100 anni di una manifattura italiana, meriti senza dubbio di più che una edizione stile "Tascabili Economici Newton", in cui tra le altre cose compaiono se ricordo bene quattro o sei fotografie... stampate male e impaginate pure peggio.
Cento anni di storia, meritano un libro che renda i cento anni importanti.
Dopotutto (e tu con il lavoro che fai lo sai sicuramente meglio di me), in certi ambiti l'abito fa il monaco... e quello dell'editoria è uno di questi...