Nelle ultime settimane ho avuto modo di parlare a più riprese con diverse persone molto ben inserite nel mondo manifatturiero legato al mondo degli articoli di scrittura in generale e di penne stilografiche in particolare, e tutte chi più chi meno, hanno parlato di un generale disinnamoramento dell'oggetto che producono e nel quali si crede sempre meno. Due note e rinomate case teutoniche ad esempio, da diverso tempo, hanno deciso di non investire più nel settore della penna stilografica ma nel life style, cosa significa questo? tradotto in parole semplici, spostare gran parte dei finanziamenti (produttivi, di progettazione, marketing etc...) dal prodotto X che in questo caso identifichiamo nella penna stilografica al prodotto o ai prodotti che identifichiamo come appartenenti al life style orologi, occhiali agende, zainetti etc... che poi, scusate ma credo che la pensiate come me, ovvero come non si può considerare la penna silografica come parte del life style? La seconda invece, ha deciso di non investire più un solo centesimo in qualsiasi forma di promozione, limitandosi è proprio il caso di dirlo all'auto promozione sui propri canali social e che non vi saranno più nuovi modelli ma il consolidamento di ciò che viene prodotto da decenni. Situazione analoga per un noto nome francese che seppur un po' di nicchia, nella sua lunga vita ha saputo produrre e tutt'ora produce non solo oggetti di lusso ma anche penne stilografiche molto apprezzate e raffinate soprattutto per l'alta qualità delle lavorazioni estetiche come guilloché etc...
L'italia non è messa meglio con i principali player del Made in Italy che non sfornano un nuovo modello da circa trent'anni, limitandosi a variare colori e dimensioni oppure in rari casi, di tanto in tanto rispolverare modelli ormai defunti e fora risorti si come l'araba fenice ma portandosi dall'oltretomba in cui erano piombati, i problemi di costruzione e qualità generale dei recenti antenati.
Se poi guardiamo il mondo produttivo più in generale, possiamo osservare come nessuno dei top player investano nel mondo scolastico, anzi nel corso degli ultimi dieci anni e più, tutti loro sono usciti da questo settore, lasciandolo anzi è il caso di dire regalato a marchi minori e prevalentemente provenienti dall'estremo oriente.
Le cose non cambiano se proviamo a volgere lo sguardo nel settore medio e medio alto, dove come ho accennato non solo mancano modelli nuovi ma spesso le aziende volgono lo sguardo verso la diversificazione di FIAT memoria tra mozzarelle, supermercati, spa, real estate e compagnia bella.
Ma se tu che dovresti produrre penne stilografiche non credi nel prodotto che realizzi, perché mai dovremmo crederci noi sventurati aficionados?