caro "tribbo",
convengo pienamente con le tue considerazioni. nepure io sono un grande esperto, ma una cosa non sopporto proprio in una stilografica: il tratto interrotto, è per me inconcepibile dover rimanere concentrato sulla posizione del pennino mentre scrivi.
ho iniziato a scrivere con la stilografica alle elementari, la mia prima fu una pelikan scolastica a cartucce - quella col corpo blu e il cappuccio metallico satinato -, in germania nel 1961. e nel corso degli anni, inizialmente senza rendermene conto, ho finito per divenire un collezionista di stilografiche, di tutte le marche, al momento non saprei dire quante.
ne posseggo molte, ma le mie preferite in assoluto sono le pelikan anni '50, hanno dei pennini che consentono una personalizzazione della scrittura a mio parere quasi unica. ebbene, proprio con le pelikan ho riscontrato come i modelli più recenti e costosi siano - almeno per me - abbastanza deludenti al confronto delle sorelle vintage: ottimi materiali, ma troppi orpelli decorativi (mi piacciono le spartane, le preferite in assoluto sono la 140 e la 400, di grande eleganza proprio perché discrete); non da ultimo, i pennini che nulla hanno a che vedere con quelli di un tempo, il loro tratto è a dir poco impersonale.
come vedi, la delusione mia non si limita alla parker 51 replica, ma anche alla marca mia preferita. e potrei andare avanti, ma sto divagando.
vengo rapidamente alla questione delle cinesi: neppure io sono un loro fan, nel caso in questione le ho acquistate per metterle al confronto con la parker originale (replica), che è uscita sonoramente sconfitta. e chissà se qualcuno di parker - ma anche di altre marche famose - legge i nostri commenti come quelli su youtube & c. ... avrebbero molto da apprendere.