Questa è una penna. O perlomeno, ora è una penna, perché in origine era tutto fuorché una penna. Per definire cosa fosse prima, forse sarebbe più appropriato usare il termine "accozzaglia di parti" — e probabilmente anche questo sarebbe un eufemismo.

Ma riavvolgiamo il nastro e trasferiamoci in un'altra dimensione, quasi metafisica: quella dei pen show, tanto amati dagli appassionati. Veri e propri mercatini, più o meno grandi, dove imbonitori di ogni tipo propongono penne vintage, funzionanti o meno, a collezionisti e semplici curiosi. La maggior parte di questi, spesso sprovvista di adeguata preparazione tecnica, storica o culturale, finisce per essere letteralmente travolta da questi eventi.
In mezzo a questo caos — non troppo diverso da quello dei vecchi mercati rionali dove il venditore di turno turlupinava il pensionato di passaggio — si aggirano anche personaggi che, con più o meno spudoratezza, si autodefiniscono "costruttori artigianali di penne". Con una parlantina di tutto rispetto, riescono a colpire l'ignaro appassionato con la stessa rapidità e precisione di un camaleonte che cattura la cavalletta.
Il problema nasce quando, tornato a casa, l'appassionato si risveglia dal torpore dell'acquisto incauto e, con sommo disappunto, scopre che "l'oggetto" comprato — spacciato per penna — non carica. Ed è a questo punto che i nodi vengono al pettine.
Ora, concediamoci un po' di (amaro) divertimento. Alla segnalazione che la penna non caricava, l’intervento massimo del "produttore" è stato: "Ho lubrificato il pistone"...
Ora, chiunque abbia una minima dimestichezza sa bene che, se un pistone non carica, non è certo lubrificandolo che magicamente inizierà a funzionare.
Ma vi chiedo: potrà mai funzionare un pistone fatto in questo modo?


Oltre alla pessima realizzazione del pistone e della guarnizione, osservate come la parte superiore sia costituita da una vite in ferro arrugginita; il pistone è troppo corto, tanto da fuoriuscire dalla sua guida, rendendo impossibile il caricamento della penna.
Se tutto ciò non bastasse a classificare questo manufatto come "pessimo", aggiungiamo anche il fondello: come si vede dalle foto, era in realtà un pezzo recuperato da chissà quale altra penna, malamente "vestito" per assomigliare a un fondello vero, senza alcun accoppiamento, battuta, sottosquadra o altro. Anche il castello di guida del pistone è di fattura decisamente scadente.

Tutto questo ha richiesto la costruzione ex novo di un castello, di una madre vite e di un nuovo pistone, della lunghezza corretta, che rimanesse nella sua sede e dotato di guarnizioni capaci di garantire la tenuta.


Pistone completamente ricostruito
Come se non bastasse, originariamente la penna montava un pennino regolabile Wahl Eversharp: una bella sorpresa, se non fosse che era stato installato su una comunissima condotta, rendendolo di fatto inutilizzabile.
Ricordo che il pennino regolabile della Wahl Eversharp, per funzionare correttamente, necessita della sua condotta originale o, almeno, di una condotta opportunamente modificata, dotata di uno scasso sufficientemente lungo e profondo da consentire il corretto scorrimento del cursore e il perfetto appoggio del pennino.
Se il pennino regolabile viene montato su una condotta standard, non solo il cursore non scorre, ma il pennino rimane anche sollevato rispetto alla condotta stessa, interrompendo il velo capillare indispensabile per la scrittura fluida — o addirittura impedendo del tutto l'erogazione dell'inchiostro.
È stato quindi necessario sostituire completamente la condotta con una nuova, modificata ad hoc.
Pennino regolabile Wahl Eversharp montato su condotta "tipo Pelikan". Si nota come il pennino sia montato male (condotta troppo arretrata) e sollevato, impedendo il corretto funzionamento.
Condotta "originale"
Nuova condotta prima della modifica
Nuova condotta dopo la modifica
Anche la clip è stata rifatta. Originariamente, questa "penna" montava una pessima clip mobile, sostituita con una clip ad anello. È stato necessario tagliare il cappuccio per realizzare una testina a vite dotata di naso filettato, in grado di alloggiare correttamente la clip.
Ma questa, come si suol dire, è un'altra storia, che un giorno meriterà di essere raccontata.
Ora, finalmente, questo insieme di pezzi è diventato una penna perfettamente funzionante.