Dal libro "I marchi registrati delle stilografiche italiane 1900 - 1965" di Paolo E. Demuro si apprende che Roeder fosse una ditta di Berlino che ha depositato in Italia il marchio Vesuvio relativo a pennini in acciaio per penne da intinzione. Pare evidente che il suddetto marchio è stato utilizzato anche per la commercializzazione di penne verosimilmente prodotte da terzi, come sembra dimostrare la fattura decisamente diversa tra i diversi esemplari conosciuti. per quanto concerne la matita, come la stragrande maggioranza di quelle della sua epoca veniva caricata dal basso, ovvero da dove la mina fuoriesce: la mina nuova veniva spinta all'interno dove s'incastrava nel meccanismo, per poi essere fatta risucchiare all'interno della matita e successivamente estratta poco alla volta all'occorrenza.