Non proprio limitata ma "speciale": così viene definita questa
penna nei cataloghi Omas degli anni novanta, secondo cui è realizzata
con l'accordo e la collaborazione del più importante museo di arte contemporanea.
La penna, di grosse dimensioni, in resina nera,
ricalca la forma delle penne della collezione Radica degli anni ottanta,
ma è caratterizzata dai tre anellini sulla sezione e sul cappuccio.
La possiedo anch'io, nuove ed inscatolata.
Bella penna, senza dubbio, ma non è poi che alla Omas nel progettarla si siano fatti uscire l'ernia per lo sforzo di fantasia! Dove c'era la greca hanno messo i tre anellini ed il goco è fatto.
Ignazio hai ragione, però la trovo elegantissima e di dimensione "perfette" per scriverci !!!
Ripeto un concetto già espresso, che esprime il mio modo di vedere:
se una casa, deriva da un modello riuscito una serie speciale introducendo qualche personalizzazione, vuoi nel colore, vuoi in altre finiture, e la mette sul mercato ad un 20 - 25% in più del modello di serie, ok; può andare.
Una penna fatta praticamente ex novo, giustifica logicamente un prezzo maggiore, che comunque non dovrebbe poter arrivare alle migliaia di euro, a meno che non utilizzi quantità di oro od altri materiali preziosi.